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Abano e Montegrotto Terme, maggio 2025 – Federalberghi Terme Abano Montegrotto torna a intervenire nel dibattito sul nuovo piano degli interventi del comune di Abano.

«Ci sembra paradossale leggere di dibattiti politici su temi dirimenti come il recupero degli hotel dismessi senza che sia stata interpellata la voce della categoria degli albergatori, dal momento che gli hotel del territorio, oltre a generare un indotto significativo nella nostra destinazione, rappresentano anche il principale attrattore turistico e contribuiscono ai bilanci comunali per oltre 10 milioni di euro in termini di imposte e tributi», spiega il Presidente Walter Poli.

«Il cambiamento va guidato e non subito. Per lo sviluppo del turismo ed in particolare del turismo termale – spiega Poli – saranno fondamentali non solo gli interventi di ristrutturazione e miglioramento che gli imprenditori stanno realizzando e realizzeranno nelle loro strutture ricettive e termali, ma soprattutto che il contesto urbanistico delle città di Abano Terme e Montegrotto Terme evolva secondo gli standard internazionali che caratterizzano una destinazione turistica a vocazione termale. La riduzione del traffico veicolare dalle aree centrali, la creazione di parcheggi a ridosso delle medesime per consentire la crescita di una mobilità lenta o pedonale, l’aumento e la manutenzione del verde, la creazione di luoghi di aggregazioni assieme al grande tema della rigenerazione degli hotel dismessi, sono i grandi temi che vorremmo affrontare tempestivamente con le Pubbliche Amministrazioni locali, per dare una rapida proiezione nel futuro alle Terme di Abano Montegrotto».

«Va risolto innanzitutto il nodo degli hotel dimessi e delle strutture, come Orologio, Salvagnini, Centrale, chiuse da oltre 25 anni, creando le condizioni perché gli imprenditori acquisiscano e ristrutturino», continua Poli.

Il Presidente precisa poi che «alcuni strumenti urbanistici che a breve potranno essere a disposizione dei privati, come i Condhotel, formula mista ricettivo-residenziale oggetto di un provvedimento in discussione in Regione, aiuteranno i Comuni a completare la programmazione urbanistica locale e a meglio interpretare all’interno del PAT un piano degli interventi che sia bello, utile, efficace e soprattutto turistico».

«La nostra destinazione – aggiunge – non può rimanere ferma, serve un’evoluzione – sempre nel segno dello sviluppo sostenibile – per questo non condividiamo le posizioni conservative prese a priori senza tener conto di cosa serva o meno a un territorio turistico termale. Non riteniamo che sia corretto applicare a priori un sistema di regole rigido che rischia di ingessare delle situazioni che da troppo tempo non hanno risposta e che oramai sono luoghi fortemente degradati con conseguenze gravi per la sicurezza e l’immagine della destinazione. Crediamo in tal senso sia giusto creare, attraverso gli strumenti a disposizione delle amministrazioni locali, delle opportunità per gli imprenditori in modo che in tali aree sia conveniente investire, con grande vantaggio per tutto il contesto urbano e turistico. Siamo certi che sia decisamente meglio innovare, rimodernare, costruire con logiche moderne e rispettose dell’ambiente e del tenore del territorio, piuttosto che restare ancorati ad anacronistici preconcetti sulla destinazione degli immobili, che rischiano di fare diventare Abano e Montegrotto come alcune destinazioni termali italiani che ormai non hanno più niente di turistico. Riteniamo necessario e imprescindibile un confronto con la pubblica amministrazione per arrivare il più rapidamente possibile ad una serie di interventi sul nostro territorio che ci consentano di dare una nuova e più moderna connotazione alle nostre città termali, creando così valore non solo per i turisti, ma anche per cittadini».