Skip to main content

Abano e Montegrotto Terme, ottobre 2024 – Una tariffa unica per i cicli di cure fangoterapiche o di inalazioni in regime privato: l’iniziativa, prima e unica nel suo genere – che ha già raccolto l’adesione di ben 26 strutture del territorio, dai cinque stelle fino ai due stelle – è partita dal Centro Studi Termali Veneto Pietro d’Abano e da Federalberghi Terme Abano Montegrotto. I pazienti che prenoteranno ed effettueranno il primo trattamento entro il 31 dicembre potranno beneficiare, a partire dal mese di novembre, di un prezzo fisso, uguale in tutte le strutture che hanno aderito alla proposta: l’elenco completo degli hotel, la condizioni per accedere e le tariffe sono disponibili al seguente link: federalberghiabanomontegrotto.it.

«La risposta che abbiamo raccolto – spiega Walter Poli, Presidente del Centro Studi Termali Veneto Pietro D’Abano e Presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto – rappresenta un segnale importante di coesione lanciato dagli albergatori del nostro territorio».

Un messaggio univoco che arriva in risposta a un nodo con cui fanno i conti in queste settimane i numerosi cittadini che chiedono di accedere alle cure e le strutture termo alberghiere: in quasi tutte le strutture infatti i budget assegnati dal Servizio sanitario nazionale per il 2024 per le cure in convenzione sono già esauriti e i pazienti con impegnativa non trovano posto prima del 2025. Ecco che per rispondere a questa domanda gli albergatori hanno studiato una proposta ad hoc per gli ultimi due mesi dell’anno.

«L’esaurimento dei budget – aggiunge Fabrizio Caldara, Direttore del Centro Studi Termali Veneto Pietro d’Abano – segnala una forte ripresa della domanda dei trattamenti termali erogati in convenzione, che già lo scorso anno avevano segnato un +15% rispetto al 2022 con un aumento del 4,6% anche rispetto al pre-Covid ovvero al 2019».

I benefici dei fanghi, integrazione terapeutica “naturale” e senza effetti collaterali, sono oggetto di una vera e propria riscoperta, in particolare per quanto riguarda le malattie croniche con componente infiammatoria più o meno rilevante. «In chi si sottopone con costanza ai trattamenti di fangobalneoterapia – precisa Caldara – si è inoltre osservato un minore consumo di farmaci sintomatici come antinfiammatori e antidolorifici».

«Alla luce di questi dati – conclude Poli – torniamo a ribadire la necessità di un aumento dei tetti di spesa per le cure termali, necessario per soddisfare la richiesta di salute».