Abano e Montegrotto Terme, novembre 2025 – Un documento strategico che riunisce per la prima volta un appello congiunto alle amministrazioni comunali – affiancato da una serie di proposte concrete – a “firma” delle principali categorie economiche del territorio termale, convocate giovedì pomeriggio da Federalberghi Terme Abano Montegrotto per fare il punto su alcuni elementi di complessità emergenti nel bacino euganeo.
Un incontro che ha visto la presenza dei referenti delle principali associazioni di categoria afferenti al territorio.
«Negli ultimi mesi, sia in occasioni informali sia in un paio di incontri più formali nel tavolo delle categorie abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni. Ora abbiamo deciso di fare fronte comune per portarle al tavolo dei sindaci del territorio che incontreremo – in occasione di un incontro urgente da noi richiesto – il prossimo 4 dicembre», spiega Walter Poli, Presidente di Federalberghi Abano Montegrotto. «Se i flussi mostrano segnali di flessione, a farne le spese – in un territorio come il nostro in cui il turismo rappresenta il principale motore economico – sono anche gli esercizi commerciali e le attività artigianali».
«Il Bacino Termale Euganeo – continua Poli – rappresenta la più grande destinazione termale d’Europa, un sistema che vive oggi un punto di svolta: dopo il picco degli anni Duemila, la destinazione ha visto la diminuzione delle presenze straniere, in particolare quelle provenienti da Germania, Austria e Svizzera, e un accorciamento dei soggiorni che riduce la redditività delle imprese e l’indotto sul territorio».
Il documento presentato evidenzia come le sfide post-pandemiche, l’aumento dei costi energetici e del lavoro, la difficoltà nel reperire personale qualificato e la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori abbiano rallentato la ripresa. Da qui la richiesta, forte e unanime, di attivare un «Piano Strategico condiviso tra Comuni, categorie economiche e istituzioni territoriali». Il documento indica con chiarezza la necessità di una governance unitaria, di una programmazione coordinata e di investimenti mirati, sia nella promozione internazionale sia nella riqualificazione urbana, nella mobilità, nella formazione delle competenze e nella valorizzazione della ricerca scientifica sul fango termale, patrimonio che negli anni gli imprenditori hanno sostenuto con oltre 10 milioni di euro di investimenti privati. Le categorie economiche sottolineano che rilanciare i flussi turistici non è solo una questione di competitività del settore ricettivo, ma una priorità per l’intera comunità: più presenze significano risorse aggiuntive per i Comuni tramite l’imposta di soggiorno, maggiore vitalità per commercio e artigianato, più occupazione stabile e un rafforzamento del valore immobiliare e della qualità della vita. Tra le azioni ritenute urgenti rientrano l’adozione di uno studio strategico per il posizionamento della destinazione, una programmazione strutturata di eventi di richiamo, una promozione internazionale continua e professionale, una comunicazione moderna capace di raccontare la destinazione a nuovi pubblici, il miglioramento dell’accessibilità e dei collegamenti, e un ampliamento dell’offerta integrata che unisca cure termali, natura, sport, cultura ed enogastronomia. Solo così «Abano e Montegrotto potranno competere in un mercato sempre più esigente e ridefinire il proprio posizionamento come destinazione europea d’eccellenza per salute e benessere».
Federalberghi e le categorie economiche rinnovano quindi l’appello alle Amministrazioni comunali affinché si apra una fase nuova, fondata su una visione condivisa e su un impegno congiunto. «Il Bacino Termale Euganeo – conclude Poli – si trova oggi a un turning point: intervenire subito significa attivare una nuova fase di crescita; non farlo comporterebbe il rischio concreto di avviare una lenta ma costante perdita di competitività. Adesso serve una strategia comune che consenta alla destinazione termale più grande d’Europa di tornare a crescere, innovare e attrarre visitatori da tutto il mondo».
I rappresentanti delle categorie economiche a confronto.