L’obiettivo dello studio, realizzato dal Centro Studi Termali Pietro d’Abano in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Padova, è quello di indagare gli effetti dei trattamenti sul benessere psicologico e sulla gestione dello stress.
È entrato nel vivo il raduno degli atleti del Centro Sportivo Nazionale delle Fiamme Oro – settore Atletica Leggera, impegnati in questi giorni in una settimana di rigenerazione alle Terme Euganee, occasione per partecipare a un percorso dedicato al benessere e al recupero psicofisico, sperimentando i benefici della fangoterapia e del soggiorno termale. Nella giornata di apertura del raduno, lunedì 6 ottobre, gli atleti hanno partecipato a un incontro di introduzione al termalismo tenuto da Fabrizio Caldara, direttore del Centro Studi Termali Pietro d’Abano.
Dopo la visita medica obbligatoria agli sportivi cremisi, olimpionici e atleti di élite, vengono proposti trattamenti di fangoterapia per introdurli ai benefici delle cure termali euganee. La presenza degli atleti è al centro di un progetto di ricerca del Centro Studi Termali Pietro d’Abano in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova.
«L’obiettivo principale è indagare gli effetti dei trattamenti sul benessere psicologico e sulla gestione dello stress. Saranno quindi osservati eventuali cambiamenti nello stress percepito, nel tono dell’umore e nell’ansia durante il soggiorno. Lo staff del Centro Studi Termali raccoglierà dati attraverso misure fisiologiche e questionari di autovalutazione progettati e validati per monitorare l’equilibrio tra stress e recupero negli atleti – spiega Fabrizio Caldara -. L’iniziativa offrirà la possibilità di esplorare l’interazione tra sensazioni soggettive e risposte del corpo a stimoli predeterminati. Il fine sarà quello di comprendere meglio il ruolo e l’impatto dei trattamenti e della permanenza alle terme nel miglioramento del benessere degli sportivi. Il progetto pilota fornirà dati preliminari importanti, che potranno costituire la base per studi longitudinali futuri e per l’ottimizzazione di protocolli replicabili in altre edizioni. Ci permetterà inoltre di raccogliere suggerimenti ed elementi qualitativi per comprendere al meglio i bisogni di questa particolare categoria di ospiti. Tramite misure fisiologiche e test funzionali verranno infine valutati eventuali effetti dei trattamenti termali sulla funzionalità autonomica e sulla reattività cognitiva.
«Gli atleti di alto livello – dice Irene Leo, docente del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo – sono sottoposti a momenti che richiedono un’alta tensione cognitiva e un forte controllo delle emozioni. Ecco che anche l’aspetto del recupero mentale, oltre a quello del recupero fisico, è molto importante e oggetto di attenzione crescente».
«In questo contesto – conclude Caldara – la collaborazione con le Fiamme Oro rappresenta un’opportunità unica per combinare esperienza sportiva di eccellenza e ricerca scientifica, aprendo nuove prospettive sul ruolo del termalismo nel supporto degli atleti».
La ricerca si inserisce in un progetto di ospitalità e collaborazione, nato su iniziativa e proposta di Federalberghi Terme Abano Montegrotto e dello stesso Centro Studi Termali, che vede in campo tutti i principali attori del territorio. Il progetto coinvolge infatti oltre al Centro nazionale delle Fiamme Oro – settore atletica leggera, i Comuni di Abano Terme e Montegrotto Terme, il Consorzio Veneto Terme Colli Marketing, l’Organizzazione di Gestione della Destinazione Turistica, La Gestione Unica del Bacino Idrominerario Euganeo.



